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Novembre 2015
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PRIMO PIANO
Legalità: le richieste
dei commercianti a
difesa del territorio
di
Cristina Sgobio
*
U
ltimamente, le pagine dei quotidiani locali raccontano
episodi e raccolgono testimonianze di una Parma sem-
pre più assediata dal degrado urbano e civile, dal centro
alla periferia. Per questo,
il 25 novembre, in occasione della
giornata nazionale della legalità promossa da Confcom-
mercio, AscomParma promuoverà un’occasione di incontro
e confronto diretto con le Istituzioni e le forze dell’ordine
del territorio per parlare di legalità
.
La percezione di insicurezza in città e in provincia non riguarda
solo i residenti, ma anche i commercianti che investono sul ter-
ritorio e che, spesso, si sentono minacciati da fenomeni di mi-
cro e marco criminalità. «Da tempo ormai, siamo in balia delle
bande, soprattutto delle cosiddette baby gang che stazionano
vicino ai negozi, urlano e corrono sotto i portici e, non di rado,
sono artefici di risse – racconta
Marina Lazzini titolare di una
profumeria in via Mazzini
–. Naturalmente, non sono solo i ra-
gazzini a creare questa situazione,ma anche persone più adulte
che vivono la città come terreno di scontro». Il centro, tra l’altro,
è anche sede del fenomeno dell’accattonaggio e degli zingari
che stazionano davanti ai negozi: «Tutto ciò danneggia l’imma-
gine della città e, soprattutto, non permette a noi commercianti
di lavorare serenamente» precisa Marina. Così, l’immagine di
Parma rischia di diventare sempre meno attrattiva per i turisti
che visitano il territorio, tanto che
Renato Baladelli, direttore
di un hotel del centro
, parla della recente abitudine di taluni
clienti di pubblicare sui social o su altri siti internet immagini e
recensioni di una zona della città, quella di Piazzale della Pace,
sempre più occupata da assembramenti di persone che, talvol-
ta, molestano chi transita.
Accanto a questi episodi, si collocano poi i casi di furti e rapine
subite, con perdite di migliaia di euro. È il caso dell’Oreficeria
Valenti, vittima di una rapina a mano armata: «Si tratta di epi-
sodi che, in qualche modo, scoraggiano noi commercianti, ma
anche chi intende aprire un’attività» precisa
Paolo Valenti
. Il
problema dell’insicurezza però, non riguarda solo il centro sto-
rico, ma anche la periferia. È il caso del quartiere Pablo, dove il
problema maggiore sembra essere quello legato allo spaccio.
«Esiste una sorta di micro criminalità – spiega
Patrizia Cabrini,
titolare di una merceria in viale Piacenza
–, la gente ha paura
di uscire, soprattutto di sera, al buio. Per questo, commercianti e
residenti abbiamo deciso di provare ad arginare il problema or-