Si è svolta nei giorni scorsi, presso Academia Barilla, l’Assemblea annuale del Gruppo Scuole di Alta Formazione della Ristorazione di FIPE, l’associazione che riunisce le principali realtà formative italiane dedicate alla ristorazione e all’ospitalità. Presieduto da Vittorio Dall’Aglio, anche Presidente di ASCOM Parma, il Gruppo rappresenta il punto di riferimento nazionale per la qualificazione professionale nel mondo del food service e per la costruzione di percorsi condivisi tra scuole, imprese e istituzioni. Uno strumento strategico per sostenere le imprese del comparto, in un momento in cui innovazione e professionalità sono fattori chiave di competitività e di rilancio del settore.
La scelta di Parma – città creativa UNESCO per la gastronomia – come sede dell’incontro conferma il ruolo della città come capitale della cultura gastronomica e della formazione professionale.
Dopo l’assemblea, i partecipanti hanno visitato la Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA a Colorno, per conoscere da vicino le attività formative e i laboratori della scuola, e hanno poi condiviso una cena tipica al Ristorante “Al Vèdel” – Podere Cadassa, dedicata ai sapori del territorio. La giornata successiva si è conclusa con una visita guidata nel centro storico di Parma, tra cultura, arte e gastronomia.
“A un anno dalla nascita del Gruppo Scuole di Alta Formazione della Ristorazione, abbiamo costruito una rete concreta, capace di dialogare efficacemente con le istituzioni e con il mondo delle imprese, e di coordinare e valorizzare l’intera offerta formativa dedicata al nostro settore” – ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, Presidente Nazionale di Fipe. “L’obiettivo è mettere a sistema tutte le esperienze esistenti, dando maggiore respiro e coerenza alle attività di istruzione e formazione nella ristorazione, così da rispondere in modo sempre più puntuale ai bisogni delle imprese e alle aspettative di una clientela sempre più consapevole ed esigente”.
“La formazione è il pilastro su cui si fonda il futuro della ristorazione italiana e i dati lo confermano – ha aggiunto Vittorio Dall’Aglio Presidente del Gruppo Scuole di Alta Formazione della Ristorazione – nonostante oltre 1milione e mezzo di persone siano occupate nel settore si stima che nel prossimo futuro mancheranno dai 5 ai 9 mila giovani adeguatamente formati. Non si tratta, tuttavia, soltanto di una questione quantitativa. C’è una sfida più profonda, e forse ancora più decisiva: quella qualitativa. È la sfida del capitale umano, dell’investimento in conoscenze, abilità, esperienze e in quelle infrastrutture sociali che rendono possibile la crescita di professionisti e imprenditori consapevoli.”