Da lunedì 12 aprile l'Emilia Romagna torna in zona arancione. Riaprono negozi, parrucchieri ed estetisti, tornano sui banchi anche gli studenti di seconda e terza media e gli alunni delle scuole superiori, in presenza al 50%. Di seguito le norme valide per la zona arancione.
Gli spostamenti
È consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Non ci si può spostare da un comune all’altro, né da diverse regioni, salvo esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. In tali casi, serve sempre l’autodichiarazione. Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Ci si può muovere per motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute. Nei comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si può spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono in ogni caso esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Si può uscire dal proprio Comune per esigenze specifiche, quali fare la spesa (laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti punti vendita con maggiore disponibilità, anche in termini di convenienza economica) o per acquistare beni diversi da quelli alimentari.
Visite ad amici e parenti
All’interno del proprio Comune, ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Seconde case
Si può fare “rientro” alla propria residenza, domicilio o abitazione, senza prevedere più alcuna limitazione rispetto alle cosiddette “seconde case”. Proprio perché si tratta di una possibilità limitata al “rientro”, è possibile raggiungere le seconde case, anche in un’altra Regione o Provincia autonoma (e anche da o verso le zone “arancione” o “rossa”), solo a coloro che possano comprovare di avere avuto titolo (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, o la data di registrazione di una scrittura privata) per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente.
Bar e ristoranti chiusi: solo asporto
Tutti i ristoranti ma anche bar, pasticcerie e gelaterie, restano chiusi. Possono aprire esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar senza cucina e simili è consentita solo fino alle 18. È vietato sostare all’interno dei locali, se non per il tempo necessario all’acquisto dei prodotti per l’asporto.
È in vigore il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, da non consumarsi sul posto.
Negozi e centri commerciali
I negozi sono aperti regolarmente, anche quelli “non essenziali” chiusi in zona rossa: abbigliamento, profumerie, igiene della persona, farmacie, librerie, supermercati, negozi di elettronica e molti altri. Restano in funzione secondo le ordinarie regole di prevenzione.
I centri commerciali sono chiusi nel weekend, eccetto i supermercati e le farmacie al loro interno.
Parrucchieri ed estetisti
Riprendono l’attività ad estetisti e parrucchieri.
Attività sportiva
Riaperture alcuni centri per la pratica di sport individuali come il tennis, il golf o il padel. Si può andare in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base. Vietato comunque l’uso degli spogliatoi.
Palestre e Piscine restano chiuse
Chiusi palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, che però possono erogare le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e le attività riabilitative o terapeutiche.
Cinema e Teatri restano chiusi.
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