“Convinti che il dato sia sempre la base da cui partire per formulare proposte e stimolare nuove riflessioni, continuiamo a tenere monitorato lo stato di salute delle imprese, con cadenza semestrale, anche in ragione dei continui mutamenti che dal 2020 impattano il Paese e l’economia locale. – ha commentato Vittorio Dall’Aglio, Presidente Ascom Parma - Quella con Format è dunque una collaborazione orami consolidata che ci permette non solo di analizzare il periodo appena trascorso, ma anche di provare a fare luce sui mesi che ci aspettano, indagando aspettative e prospettive delle imprese”.
I dati dell’indagine Format Research, giunta alla sua 6° edizione, mettono in evidenza la crisi delle imprese colpite sempre più dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori e il peggioramento della fiducia delle imprese del Terziario a Parma, settore che, lo ricordiamo, rappresenta oltre il 64% delle imprese attive nel commercio, nel turismo e nei servizi. In miglioramento invece la previsione a dicembre 2023 riconducibile alle festività natalizie e, in quest’ottica, “dobbiamo continuare, insieme alle Istituzioni locali, ad una capillare comunicazione di incentivazione alle piccole imprese commerciali, che rappresentano anche un forte valore sociale per il nostro territorio – continua il Presidente- L’’iniziativa avere a cuore è comprare vicino a te, che prevede una imponente campagna di comunicazione Ascom e la distribuzione nei negozi di Parma di borsine dedicate, va proprio nella direzione di sostenere il commercio tradizionale”.
La ricerca evidenzia, inoltre, tutta una serie di dati che possiamo sintetizzare di seguito:
- L’indicatore dei ricavi peggiora leggermente rispetto al semestre precedente. La prospettiva in vista di dicembre 2023, tuttavia, fa registrare un miglioramento delle attese delle imprese. Si evidenzia che l’andamento dei ricavi delle imprese è migliore rispetto alla fiducia nell’andamento della propria impresa.
- L’indicatore dell’andamento dell’occupazione è invariato rispetto a quello del semestre precedente. Il dato, secondo le imprese di Parma, è destinato a rimanere stabile anche per il mese di dicembre 2023.
- La situazione della liquidità delle imprese di Parma è in peggioramento. Un ulteriore peggioramento è previsto a tre mesi. Le imprese del terziario faticano a fare fronte al proprio fabbisogno finanziario. “è per questo – ha aggiunto il direttore Ascom Claudio Franchini - che il Confidi Parma (società consortile per azioni, promossa anche da Ascom ) continua attivamente a supportare le imprese facilitando l’erogazione di finanziamenti con garanzia dell’80% e contro-garantiti dal Fondo Centrale dello Stato”.
- Peggiorano i tassi di interesse e peggiora nettamente l’indicatore relativo al sentiment degli imprenditori di Parma riguardo al costo del credito che scende a 10 punti. Il costo del credito è elevato.
Infine, ma non per importanza, sono stati elaborati due Focus, uno sui negozi sfitti, e l’altro sulle prospettive di sviluppo in vista del 2024.
Per quanto riguardail primo, è emerso che quasi il 64% delle imprese ritiene che la situazione si sia aggravata, mentre relativamente alle prospettive di sviluppo le imprese restano caute relativamente alle scelte di investimento. ”Da tempo siamo al lavoro, insieme all’Amministrazione comunale, per cercare di arginare questo fenomeno – ha commentato il direttore Franchini – e proprio recentemente con l’apertura di Dazeglio104 abbiamo dimostrato che se c’è volontà e collaborazione si può innescare un circolo virtuoso che dia vita a negozi altrimenti spenti e vuoti.”
“Nel biennio 2022/23 – ha concluso Cristina Mazza vice direttore Ascom - il 25,1% delle imprese del terziario di Parma ha investito sulla digitalizzazione e il 21,3% avrebbe desiderato investire ma non ha potuto in quanto sono poco informati sul tema (34,2%). Al riguardo Ascom, in collaborazione con EDI Confcommercio, ha attivato uno sportello digitale, disponibile per tutti gli associati, attraverso cui poter avere un primo check up del proprio posizionamento on line.”
L’INDAGINE IN SINTESI
TESSUTO IMPRENDITORIALE Le imprese del terziario (commercio, turismo, servizi) nel territorio della provincia di Parma sono oltre 19 mila, costituendo il 64% dell’intero tessuto imprenditoriale extra agricolo del territorio.
Iscrizioni e cessazioni PARMA (I SEM 2023 vs I SEM 2022) | Aumentano le iscrizione di nuove imprese al 30 giugno 2023. Diminuiscono, invece, le cessazioni rispetto a quanto registrato nel primo semestre 2022. A Parma nascono più imprese di quante ne cessano.
Fiducia economia italiana| Peggiora il clima di fiducia delle imprese di Parma con riferimento all’economia italiana rispetto al 2022. Per il mese di dicembre 2023 l’indicatore della fiducia rimane perlopiù stabile.
Andamento dei ricavi | L’indicatore dei ricavi peggiora leggermente rispetto al semestre precedente. La prospettiva in vista di dicembre 2023, tuttavia, fa registrare un miglioramento delle attese delle imprese. Si evidenzia che l’andamento dei ricavi delle imprese è migliore rispetto alla fiducia nell’andamento della propria impresa.
Prezzi fornitori | Prosegue la crisi delle imprese colpite dall’aumento dei prezzi praticati da parte dei fornitori. Le attese a tre mesi non fanno registrare alcun miglioramento: drammatica l’esposizione delle imprese del terziario di Parma all’aumento dei costi dei fornitori (fare impresa costa molto di più rispetto al passato).
Domanda e offerta di credito | Diminuiscono le imprese che hanno chiesto credito negli ultimi sei mesi e diminuiscono le imprese che ricevono il credito del quale hanno bisogno: c’è meno credito e quello che viene erogato costa molto di più rispetto al passato. Dopo molti anni la curva dell’irrigidimento supera quella della stabilità.
Aggravamento del fenomeno dei locali sfitti| Il 63,8% delle imprese ritiene che il fenomeno dei locali sfitti si sia aggravato rispetto al 2022 mentre il 63,5% registrano un peggioramento rispetto alla situazione pre-Covid.
Prospettive di sviluppo in vista del 2024| Le imprese del terziario di Parma che ritengono che il fatturato della propria impresa diminuirà nel corso del 2024 rispetto al 2023 superano quelle che ritengono che il fatturato aumenterà: sono rispettivamente il 19,7% e il 17,7%.
Investimenti nell’evoluzione digitale| Nel biennio 2022-2023 il 25,1% delle imprese del terziario di Parma ha investito in digitalizzazione. Tuttavia, si evidenzia che una percentuale quasi analoga di imprese (il 21,3%) desiderava investire ma non ha potuto.