Riportiamo un aggiornamento sulle richieste avanzate da Ascom Parma e Confcommercio Nazionale per far fronte ai pesanti rincari delle bollette energetiche che in questo momento stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa delle imprese.
Le richieste a livello locale presentate in occasione dell’incontro con il Prefetto, la Provincia e i Sindaci dei comuni parmensi
• | Insieme alla Provincia e ai Sindaci del territorio si è concordato di inviare urgentemente una richiesta al Governo per dare fin da subito la possibilità ai Comuni di utilizzare le enormi risorse liquide accantonate, in tutti i Comuni, nel Fondo Crediti di dubbia esigibilità: liberando il 30% di queste risorse i Comuni avrebbero così a disposizione dai 12 ai 15 milioni di euro. Somme che potranno essere utilizzate per dare contributi alle aziende in difficoltà. |
• | Abbiamo chiesto ai Comuni soci delle multiutility (acqua, rifiuti, luce, gas, ecc.) di non staccare le forniture di energia alle aziende per i possibili ritardi nel pagamento delle bollette e di favorire la rateizzazione delle bollette stesse. |
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Le richieste a livello nazionale presentate in occasione dellaconferenza stampa indetta ieri da Confcommercio insieme alle principali Confederazioni della distribuzione italiana
• | incremento del credito d'imposta per il caro energia elettrica dal 15% al 50% nel caso di aumenti del costo dell’energia superiori al 100%, misura che andrà estesa anche all’ultimo trimestre dell’anno; |
• | ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollette almeno fino a dicembre 2022; |
• | incremento fino al 90% della copertura offerta dal Fondo di garanzia per le PMI anche per i finanziamenti richiesti dalle imprese per far fronte alle esigenze di liquidità determinate dall’aumento del prezzo dell’energia elettrica. |
• | maggiore inclusività della misura del credito di imposta rendendola accessibile anche ai soggetti esercenti attività di impresa, arti o professioni con potenza installata inferiore a 16,5 KW. |
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