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Discoteche e sale da ballo di Parma, Mendola: “Dimenticati dal Governo, ma continuiamo a pagare le tasse”

18/05/2021

Covid-19 lascia senza ossigeno il settore intrattenimento e spettacolo

Ancora nessuno spiraglio per discoteche e locali da ballo: è quanto emerge dalle anticipazioni del nuovo decreto legge sulle riaperture, emanato al termine dell’incontro della cabina di regia del Governo del 17 maggio scorso. Nessuna data indicata per una potenziale riapertura, nessuna distinzione tra locali al chiuso e all’aperto: i locali da ballo, che a febbraio hanno purtroppo compiuto un anno di chiusura, non vedono nessuna luce in fondo al tunnel.

“Sono molto amareggiato – commenta Ernesto Mendola, presidente di SILB Parma aderente ad Ascom – il Governo ci ha dimenticati. Da un anno, ormai, aspettiamo che la situazione si sblocchi e intanto siamo senza ristori, con un intero comparto completamente fermo, mentre continuiamo a ricevere imposte da pagare”. Non sono, infatti, solo i locali a soffrire: grossisti, fornitori, agenzie di sicurezza, ma anche professionisti dell’intrattenimento come DJ e vocalist, tutta la filiera ha subito l’effetto delle chiusure delle discoteche.” La riapertura in sicurezza, secondo SILB, è possibile: “è già stato presentato un protocollo a livello nazionale – spiega Mendola – che stabilisce l’ingresso solo per i vaccinati o per chi si è sottoposto a tampone. Inoltre, all’interno dei locali è previsto il distanziamento obbligatorio e l’uso della mascherina”.

“Noi non siamo untori –  continua – i contagi non aumentano a causa nostra. Sono molto deluso dal modo in cui è stata affrontata la questione riaperture – conclude Mendola – se tutti possono riaprire, perché noi no?”