Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescita esponenziale degli affitti brevi a uso turistico, una vertiginosa crescita che contribuisce a determinare una profonda trasformazione identitaria dei centri storici di maggiore dimensione ed in particolare delle città capoluogo, tra cui ad esempio Parma. Centri importanti che un tempo ospitavano stabilmente nuclei familiari, sostenitori del commercio locale di prossimità e che oggi si vedono costretti a spostarsi a causa della ridotta offerta abitativa e dell’incremento dei canoni di locazione. Allo stesso modo l’aumento delle case destinate ai turisti toglie alloggi ai tanti studenti che frequentano il nostro Ateneo e che oggi riscontrano carenza di soluzioni abitative.
Ecco allora che anche nella nostra città si sta verificando quanto già sperimentato nelle principali destinazioni turistiche che vedono i prezzi salire verso l’alto, studenti e residenti che non trovano più case in cui vivere, centri storici che si spopolano e di conseguenza esercizi commerciali tradizionali che chiudono. In questo senso molte città come Bologna, Milano, Barcellona o addirittura New York sono intervenute per introdurre limiti e regole più stringenti per proteggere il territorio, sia a livello commerciale che residenziale.
“Serve quindi una politica più incisiva e mirata. – commenta il Presidente Ascom Vittorio Dall’Aglio - Per questo, insieme a Confcommercio Emilia Romagna, abbiamo espresso pieno sostegno alla bozza di progetto di legge sulla disciplina degli immobili destinati a locazione breve che include tutti gli interventi da noi richiesti garantendo soprattutto la possibilità per i Comuni di definire le regole e modularne gli effetti a seconda delle specifiche esigenze del proprio territorio. Se infatti nei grandi Comuni, come Parma, la pressione del turismo e la carenza di alloggi giustificano un intervento più stringente per tutelare il mercato residenziale e il tessuto commerciale, nei piccoli centri della provincia, dove tali criticità non si manifestano con la stessa intensità, gli affitti brevi ad uso turistico possono essere invece incentivati come leve di sviluppo economico, di valorizzazione del territorio e di contrasto allo spopolamento.”
La bozza di legge indica anche l’opportunità di aumentare i controlli sui requisiti e obblighi amministrativi già esistenti in materia edilizia. A questo si aggiunge il recente protocollo sperimentale per il contrasto all’abusivismo nel settore ricettivo che Ascom ha firmato con il Comune di Parma con l’obiettivo di attivare una stretta collaborazione per il contrasto all’illegalità nel settore dell’ospitalità.
Auspichiamo quindi che la bozza possa presto diventare legge e che la sua applicazione possa contribuire a garantire il ruolo insostituibile delle attività economiche di prossimità e il mantenimento dell’attrattività del centro storico di Parma, che senza il presidio di sicurezza di cittadini e negozi rischia di degenerare in desertificazione commerciale e sociale.