Nei giorni scorsi abbiamo incontrato, unitamente alle altre Associazioni di categoria, il Prefetto di Parma Antonio Lucio Garufi con l’obiettivo di individuare insieme soluzioni rapide, efficaci ed economicamente sostenibili contro la grave situazione subita da numerose attività imprenditoriali del territorio. Abbiamo evidenziato al Rappresentante del Governo nella nostra provincia che, nonostante lo sforzo del Governo nell’affrontare il tema centrale degli indennizzi a fondo perduto, questo primo passo sia ancora non sufficiente poiché la risposta non può semplicemente essere più chiusure. E’ evidente, infatti, che questa seconda fase di lockdown "parziali" pecchi di difetto di motivazione, in quanto sono state penalizzate proprio le aziende che già da marzo scorso si sono attrezzate per garantire luoghi di lavoro sicuri e presidiati, hanno superato controlli ed accertamenti con conseguenti gravi danni alle imprese e con un costo economico e sociale davvero pesantissimo.
Oltre a ciò vi è tutto il mondo imprenditoriale della filiera distributiva a monte (grossisti alimentari e bevande) e tutto il commercio al dettaglio che, pur rimanendo aperto, perde la propria clientela e non gode nemmeno dei ristori. Inoltre abbiamo ribadito al Governo la necessità di risposte urgenti anche relativamente alla prosecuzione del credito d'imposta per le locazioni commerciali e gli affitti d'azienda, moratorie fiscali più ampie ed inclusive per consentire a tutte le imprese che, pur restando aperte, non lavorano e che rivendicano il diritto a NON ESSERE FANTASMI. Per questo servono liquidità vera e non prestiti, il sostegno ai consumi, gli sgravi contributivi e, infine, serve la continuità degli ammortizzatori sociali. L’incontro dei giorni scorsi è stato comunque il primo di una serie di appuntamenti periodici di un Tavolo di confronto, cui saranno invitati anche Presidente della Provincia e Sindaco di Parma, per affrontare le varie problematiche che si susseguiranno in maniera civile e democratica, nonché un segnale forte di scontento e di preoccupazione che le nostre imprese vogliono inviare al Governo.
Per questo, tra le varie istanze effettuate al Prefetto è stato richiesto anche che l’ultimo provvedimento dell’Esecutivo venga profondamente modificato ed in ogni caso non venga reiterato per il periodo natalizio perché, diversamente, si rischia di andare incontro alla chiusura di centinaia di imprese e alla conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro.
Saremo come sempre al Vostro fianco e Vi terremo aggiornati.