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“Legalità, ci piace” – Indagine Confcommercio sui fenomeni illegali

14/05/2025

giornata della legalità 2025

È stata presentata ieri a livello nazionale, alla presenza del Sottosegretario agli Interni, l’indagine commissionata da Confcommercio Nazionale sui principali fenomeni di illegalità che incidono quotidianamente sull’attività delle imprese del terziario.

Il dato più rilevante emerso dalla ricerca riguarda la percezione della sicurezza: oltre il 30% delle imprese del terziario di mercato ritiene che la situazione sia peggiorata rispetto all’anno precedente. Si tratta di un aumento significativo, pari a 11 punti percentuali in più rispetto al 2023. Solo il 5% delle imprese percepisce un miglioramento.

La stessa indagine rileva come, negli ultimi anni, i fenomeni ritenuti più pericolosi dalle aziende del settore siano diventati furti, atti vandalici, “spaccate”, rapine e violenze da parte di baby gang. Questi superano, in termini di preoccupazione, temi storicamente gravi come l’usura, il racket e l’abusivismo, in particolare nelle aree del Nord Italia. Un altro dato significativo riguarda la localizzazione di tali fenomeni: furti, vandalismi, aggressioni e rapine sono percepiti come un rischio ancora maggiore nei centri abitati di medie e grandi dimensioni.

Complessivamente, l’illegalità costa alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi in Italia quasi 40 miliardi di euro l’anno, mettendo a rischio circa 276.000 posti di lavoro — un dato in leggera crescita rispetto al 2024.

Il Presidente Vittorio Dall’Aglio, commentando i dati, ha dichiarato:
"Questa ricerca conferma che i problemi che affrontiamo nel nostro territorio sono gli stessi che colpiscono le città di tutta Italia. Si tratta di una minaccia concreta che mette a rischio la sopravvivenza di molte imprese del nostro settore, in particolare nei grandi centri e nei centri storici, dove il degrado urbano è più evidente."

"La collaborazione con le forze dell’ordine, a livello locale e nazionale, è fondamentale per contrastare questi fenomeni. Fortunatamente, resta alta la percentuale di imprese che scelgono di denunciare gli atti illegali, mostrando fiducia nella risposta dello Stato."- ha proseguito.

"Investire nel rilancio del commercio e dei servizi nelle nostre città, mantenendo attiva e vivace la presenza delle imprese - ha conclusoDall’Aglio  -  è la risposta più efficace al degrado urbano. È su questo fronte che, insieme alle Amministrazioni comunali, dovremo concentrare gli sforzi nei prossimi anni."