L’Emilia Romagna da lunedì 1 febbraio diventa zona gialla e pertanto cambiano le regole fino ad oggi in vigore.
Le attività di ristorazione (tra cui bar, pub, gelaterie, pasticcerie, ristoranti) riaprono, sempre fino alle 18 e nel rispetto delle norme e delle distanze di sicurezza.
Resta consentito l'asporto, fino alle 22, tranne per le attività con codice Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e codice Ateco 47.25 (Commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) che possono fare asporto fino alle 18.
Il Servizio a domicilio è sempre consentito.
“ La possibilità, in particolare nei week end, di poter riaprire al pubblico, anche se solo a pranzo, rappresenta una boccata di ossigeno per noi operatori ormai soffocati dalle forzate chiusure perduranti da troppo tempo – afferma Ugo Bertolotti, presidente Fipe Parma -; tuttavia sarebbe fondamentale poter aprire anche in orario serale , pur sempre naturalmente nel rispetto delle regole anti Covid-19, in quanto questo farebbe la differenza sia in termini di indotto generale che soprattutto per quei locali (ad esempio pub) che lavorano esclusivamente in orario serale”.
I negozi sono aperti, incluse le medie e grandi strutture di vendita, ma nei festivi e prefestivi restano chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei centri commerciali e strutture ad essi assimilabili ad esclusione di alimentari, parafarmacie, farmacie, presidi sanitari, prodotti agricoli e florovivaistici tabacchi edicole e librerie. La novità riguarda gli spostamenti che tornano ad essere consentiti tra comuni diversi all’interno della regione. “Speriamo che il ritorno a zona gialla, proprio in concomitanza con l’avvio dei saldi, favorire gli acquisti già a partire da questo primo weekend quando i negozi resteranno aperti anche domenica per le vendite di fine stagione", afferma Filippo Guarnieri, Presidente Federmoda Parma.