Le Associazioni di categoria del territorio parmense hanno scritto ai Parlamentari regionali affinché intervengano in merito all’improvvisa accelerazione, impressa dal Governo con il decreto-legge n. 104/2020, al processo di accorpamento che vede coinvolte le Camere di commercio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
“Non si comprendono le ragioni di urgenza che motivano l'inserimento delle previsioni di accorpamento all'interno di un decreto finalizzato a riavviare l'economia del Paese in una fase di grande difficoltà legata al periodo emergenziale; ha commentato il Presidente Ascom Dall’Aglio. “previsioni che paradossalmente comporterebbero il commissariamento di Camere virtuose, e quindi il blocco dell’operatività delle stesse, proprio nel momento in cui esse sono maggiormente impegnate a dar seguito agli interventi di sostegno messi in atto o pianificati a favore del tessuto imprenditoriale e delle aziende del territorio, così pesantemente flagellate dalle conseguenze della pandemia”. E’ fondamentale, in una fase di così grave e perdurante difficoltà, che le Camere di commercio non siano costrette ad impiegare tempo e risorse nella gestione del complesso procedimento di creazione dei nuovi enti che nasceranno dagli accorpamenti, ma continuino ad individuare, proporre e realizzare soluzioni coerenti con le rispettive peculiari realtà. La Camera di commercio di Parma ha infatti stanziato ben 2,5 milioni di euro per interventi a supporto dell'economia, attraverso il finanziamento o co-finanziamento di bandi regionali, l'emanazione di propri bandi e la messa disposizione di sostegni reali, impegnandosi a proseguire in questo tipo di interventi nell'autunno, al fine di contrastare gli ulteriori effetti del prorogato stato d'emergenza e le conseguenze di eventuali ulteriori provvedimenti restrittivi o di cali della produzione e delle vendite.”
Le Associazioni hanno così chiesto l’impegno dei Parlamentari regionali affinché l'art. 61 del Decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 venga totalmente stralciato, perché una riforma che tocca strutture vicine ai territori necessita di un approccio basato su tempi e modalità differenti.