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Mall: "Contrari ma ormai è in costruzione. Comune investa sul centro"

09/07/2018

mall

“Ci inseriamo nel recente dibattito sulla costruzione del centro commerciale Parma Urban Distric per ribadire come Ascom, documenti ufficiali alla mano, abbia pubblicamente contestato, già dal 2006, la scelta dell’allora Amministrazione Comunale, avvallata anche dal  Consiglio Comunale, che prevedeva la possibilità di accorpare in un unico luogo gran parte delle decine di migliaia di mq commerciali previsti nell’allora PSC, creando di fatto un grande competitor delle stesse dimensioni del centro storico di Parma.   Una scelta preoccupante che in questi 12 anni, in tutti i modi e con tutti i mezzi che la legge ci ha consentito, abbiamo cercato di contrastare in particolare attraverso l’avvio, già nel 2006, di un ricorso al Tar, dal 2013 pendente al  Consiglio di Stato. Ma, come è evidente la nostra azione, si è scontrata con i tempi della giustizia italiana. 

Le motivazioni che ci hanno spinto a contrastare la realizzazione di questo grande Mall sono le stesse  per cui oggi da più parti nascono interrogativi sull’opportunità e sulle conseguenze da questo derivanti. 

Sicuramente la nuova apertura di Baganzola creerà ulteriori spazi vuoti all’interno del tessuto commerciale cittadino e dei territori limitrofi, portando ad una progressiva ma inesorabile desertificazione del centro storico dovuta in particolare al probabile trasferimento, nella nuova area del Mall, di alcune grandi catene presenti oggi nelle principali vie del nostro centro storico  quali ad esempio via Repubblica, via Cavour e via Mazzini. 

Riteniamo che in questo momento sia giusto chiedersi se costerà di più alla collettività bloccare la costruzione del Mall e rimborsare gli investitori del centro commerciale oppure se saranno più alti i costi sociali derivanti  da un centro storico desertificato e da diverse altre aree commerciali esterne alla citta dismesse e difficili da riconvertire.  

Fatte queste premesse se come programmato  il Mall di Baganzola aprirà a fine 2019, all’Amministrazione Comunale non resta altra soluzione  che investire in modo significativo sulla riqualificazione del centro storico e degli assi commerciali della città risolvendo i gravi problemi che attualmente sono sotto gli occhi di tutti quali negozi sfitti, la sicurezza, l’accessibilità e il decoro urbano. Proprio su questi aspetti, negli ultimi anni, la nostra Associazione ha già presentato più volte all’Amministrazione  una serie di progetti che aspettano di essere sviluppati, ma il tempo rimasto ormai è davvero poco. 

Se consideriamo inoltre  che Parma nel 2020 sarà Capitale Italiana della Cultura  sarebbe una beffa presentarci a questo importante appuntamento con un grande centro commerciale come unico biglietto da visita del commercio di Parma.”

Il Presidente

Vittorio Dall’Aglio