Un secco no alle nuove misure di limitazione del traffico contenute nella bozza dell’Accordo di Programma sulla qualità dell’aria, presentato e discusso nei giorni scorsi in Regione. Questo il commento di Ascom Parma e Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Emilia Romagna rispetto alla proposta, che prevede un inasprimento dei provvedimenti già adottati in questi anni.
“L’ipotesi di estendere il blocco del traffico a più giornate è inaccettabile. In un momento di forte crisi economica – commenta Ugo Margini Presidente Ascom Parma e Confcommercio Emilia Romagna – misure come queste non solo non incidono in maniera strutturale su un contenimento reale e durevole dell’inquinamento atmosferico, ma sono fortemente penalizzanti ed inadeguate per le nostre città, aggravando una situazione già critica per le imprese commerciali e turistiche che operano nei centri storici”.
Il testo del nuovo Accordo non soltanto è peggiorativo per quanto riguarda il periodo di applicazione, dal momento che prevede l’attuazione di tutte le misure, compresi i blocchi del giovedì, fin dal primo di ottobre, ma presenta anche un forte inasprimento nell’entità delle misure, prevedendo l’estensione del blocco del traffico alla domenica, con la forte probabilità che si vada da un minimo di una ad addirittura tutte le domeniche di chiusura totale della circolazione.
Forte contrarietà anche per la proposta di ampliamento delle zone a traffico limitato delle città inserita tra le misure gestionali dell’Accordo.
Preoccupante la mancanza di proposte realmente alternative da parte della Regione.
Ancora una volta nell’Accordo vengono replicate misure improprie e non risolutive, su cui sono ampiamente note le posizioni di Ascom Parma e Confcommercio regionale, che boccia l’equazione automatica sforamenti PM10 con chiusura del traffico nei centri storici.