analytics

Privacy Policy - Informativa breve

Questo sito utilizza i cookie tecnici e di terze parti per consentire una migliore navigazione. Se si continua a navigare sul presente sito, si accettano i cookie. Continua.

(Per visualizzare l'informativa completa Clicca qui)

Annulla

Ti trovi in: Home > NOTIZIE > Parte da Parma la Legge regionale sul pane fresco

Parte da Parma la Legge regionale sul pane fresco

17/11/2017

Panificatori conferenza pane fresco

Una nuova legge per tutelare il consumatore e al contempo stabilire le regole in materia di produzione, vendita e valorizzazione del pane e dei prodotti da forno. Questi in sintesi gli obiettivi della legge regionale “Norme in materia di produzione e vendita del pane e dei prodotti da forno e per la loro valorizzazione” approvata nei giorni scorsi  che vede come prima firmataria e relatrice la Consigliera regionale Pd Barbara Lori e che nasce  sulla base anche della proposta  del Gruppo Panificatori Artigiani aderente ad Ascom.

“Questa nuova legge – ha commentato Claudio Franchini Direttore Ascom Parma – è il risultato concreto della positiva collaborazione nell’ambito di una  grande iniziativa, a tutela del consumatore e degli operatori, tra politici ed imprenditori dello stesso territorio, quello parmense appunto. Ed è così che  da una semplice idea del presidente del  nostro Gruppo Panificatori, Mauro Alinovi, la Consigliera Lori e il Deputato Romanini hanno portato avanti una proposta che si è finalmente tradotta in  legge.”

“La nostra legge regionale, - ha aggiunto  Barbara Lori Consigliera regionale Pd - in linea con quella proposta, a livello nazionale, dal deputato parmigiano Giuseppe Romanini, contiene le disposizioni generali sulle diverse tipologie di pane e su chi le produce, con particolare attenzione alla definizione di pane fresco. Tra i destinatari della normativa è stato ulteriormente specificato che gli imprenditori agricoli che producono pane nell’esercizio della propria attività non rientrano nell’ambito di applicazione. Via libera invece alla specificazione che nella produzione del pane possono essere impiegati altri ingredienti alimentari come spezie, erbe aromatiche, olio di oliva, extravergine e strutto. Esplicitato in modo più chiaro anche il limite del trattamento con effetto conservante al fine di impedire di utilizzare la denominazione di ‘pane fresco’ in modo fuorviante”.

“Le sollecitazioni degli operatori del settore per l’adozione di una normativa chiara ed univoca è stata molto positiva e di stimolo” – prosegue il deputato Giuseppe Romanini – “La nuova legge regionale è pienamente coerente con la mia proposta che ha concluso nei giorni scorsi l’iter in commissione: l’obiettivo comune è quello di offrire la massima tutela alle produzioni artigianali e valorizzare le buone pratiche dei professionisti che utilizzano materie prime di alta qualità, ma anche difendere i consumatori che saranno messi nelle condizioni di poter scegliere consapevolmente tra prodotti diversi con una chiara distinzione tra prodotti freschi e non”.

“Siamo molto soddisfatti di questa legge – ha concluso  Mauro Alinovi, presidente Gruppo Panificatori Artigiani di Parma – le novità introdotte infatti vanno nella giusta direzione per la tutela non solo di chi consuma ma anche di chi il pane lo produce e vende tutti i giorni, nel rispetto dei valori e della tradizione artigianale.  Il mestiere del panificatore infatti è un lavoro antico fatto di impegno e passione: l’impasto, la lievitazione, la preparazione, la cottura in forno sono tutti  processi che rendono l’”arte bianca” un mestiere “speciale” e per questo vanno difesi e tutelati per non dimenticare il vero sapore del pane, quello artigianale fatto con cura e passione, che troppo spesso si tende a dare  per scontato”.