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Saldi estivi 2025: anticipazioni e regole da Federmoda Parma

04/07/2025

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In vista dell’imminente avvio delle vendite di fine stagione che, lo ricordiamo, inizieranno anche per l’Emilia Romagna sabato 5 luglio, per poi concludersi 60 giorni dopo, Federmoda Parma in collaborazione con il Centro studi Ascom, evidenzia alcune anticipazioni rispetto ai saldi estivi, in attesa di diffondere gli esiti della consueta ricerca sul relativo andamento. 

Secondo le stime di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 203 euro – pari a 92 euro pro capite - per un valore complessivo, in Italia, di 3,3 miliardi di euro. 

 “Oggi più che mai i consumatori fanno scelte attente e consapevoli, cercando qualità e allo stesso tempo convenienza. – afferma la Presidente di Federmoda Parma, Patrizia Punghellini. – L’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti, influenzando di conseguenza la campagna acquisti per la prossima collezione primavera/estate 2026.  I saldi estivi rappresentano un’occasione preziosa per acquistare bene, risparmiare e allo stesso tempo, sostenere i negozi delle nostre città. Fare acquisti nei punti vendita locali significa preservare l’occupazione, l’identità territoriale e la vitalità dei centri urbani. In quest’ottica, abbiamo richiesto e ottenuto, grazie alla collaborazione del Comune, la sospensione temporanea dei P-Days nelle giornate del sabato per tutta la durata dei saldi estivi e nello specifico dal 5 luglio sino a al 4 settembre 2025. La chiusura al traffico del centro storico sarà posticipata alle ore 20:00 e l’orario di fine delle limitazioni sarà alle 24:00”.

Federmoda Parma ricorda una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia.

CAMBI: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. A differenza degli acquisti nei negozi fisici, in quelli online è possibile restituire il prodotto o effettuare cambi entro 14 giorni dal ricevimento a prescindere dall’esistenza di un vizio;

PROVA DEI PRODOTTI: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;

PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;

PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;

INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto anche della Direttiva Omnibus, recepita dal D.lgs 26/2023, in base alla quale va comunicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.