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SALDI invernali 2025

11/12/2024

saldi gennaio 2024

Con l’avvio, sabato 4 gennaio, dei saldi invernali 2024/2025, il Centro Studi Ascom Parma si prepara a raccogliere i dati della consueta indagine che, a partire dal 7 gennaio, andrà a rilevare l’effettivo andamento dei primi weekend di vendite di fine stagione nei negozi di Parma e provincia. In attesa dei dati le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio parlano di sedici milioni di famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e di una spesa media a famiglia di circa 300 euro per un giro d’affari che sfiora i 5 miliardi di euro a livello nazionale.

“Si tratta di un periodo molto importante per il settore (abbigliamento, calzature e accessori) capace di coinvolgere l’interesse di tanti consumatori alla ricerca non solo dell’affare ma anche della qualità – ha commentato Claudio Franchini Direttore Ascom Parma – L’invito che facciamo è proprio quello di andare a comprare nei negozi, a vivere a pieno l’esperienza di acquisto attraverso la professionalità e i consigli del negoziante ma anche la prova e il contatto “fisico” dei capi, rendendo al contempo lo shopping più etico e consapevole.”

Guida agli acquisti: i consigli Federmoda

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda e Confcommercio ricordano alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimessa alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).