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Parma
Progetto Marketing 2020
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La spesa con ripercussioni dirette sulle attività economiche della città può quindi essere
stimata il
9 mila 600 Euro per i non residenti
, e 5 mila 200 per i residenti (fonte: dati da
indagine condotta da Università di Parma nel 2011).
Nel dettaglio dei singoli capitoli di spesa, si evince che la cifra più rilevante, per i non
residenti, è destinata all’abitazione: in media per l’affitto si parla di oltre 3 mila 300 Euro, a
cui si sommano mobili/elettrodomestici e bollette e spese varie per cui complessivamente
risultano pari a circa 4.400 Euro l’anno.
Per peso economico, per i non residenti, l’alimentazione è l’altro capitolo di spesa rilevante è
l’alimentazione, pari a 3.853 Euro, la metà dei quali è destinata all’alimentazione fuori casa.
Si tratta di una cifra elevata, che dimostra il bisogno di socializzazione di questo target e
come si ripercuota positivamente sulla rete di ristoranti e pubblici esercizi di Parma, dando
un sostanziale impulso alla sua vitalità.
Per lo studio stesso è destinata una quota rilevante, che ammonta a circa 2 mila Euro, anche
se oltre la metà va in tasse universitarie.
Gli iscritti ai corsi di laurea spendono anche nel settore dell’abbigliamento e calzature, e si
tratta di una cifra pro-capite di circa 350 euro all’anno, mentre la spesa per tempo libero,
regali e svago supera i 600 euro.
Questo comporta che per ogni studente fuori sede in meno in città di Parma si registra una
perdita media di 9.600 Euro all’anno; mentre per ogni studente residente che si iscrive in
un’Università di un’altra città la perdita ammonta a circa 5.200 Euro (
fonte: indagine
dell’Università di Parma).