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“È ormai un anno che la città di Parma, peraltro sede della più
importante manifestazione fieristica di settore, il Salone del Cam-
per, si trova sprovvista di area sosta dal momento che, nonostan-
te le ripetute sollecitazioni e le promesse ricevute, l’unica attual-
mente esistente versa in uno stato di semi abbandono”. Vittorio
Dall’Aglio, Presidente nazionale Assocamp, non ha dubbi e lo
scrive nero su bianco al Comune di Parma. “Una città come la no-
stra a forte vocazione turistica non può non avere un’area camper
attrezzata”. Certo, l’area sosta camper di Largo 24 Agosto, vicino al
parcheggio scambiatore Ovest è stata aperta in occasione del Sa-
lone del Camper dello scorso anno, “ma questo non è sufficiente.
Perché l’intero settore del turismo en plein air che in virtù del suo
essere di natura “destagionalizzato”, consente alle imprese com-
merciali del territorio di poter godere di importanti opportunità
durante tutto l’anno, senza un’area adeguata è messo a rischio”.
“Oggi come oggi- continua Dall’Aglio - i camperisti che arrivano
a Parma, non sanno dove sostare, e quindi vanno in altre città, se
non è una perdita questa!”.
“Sono stati fatti dei lavori di ripristino dell’area che era fatiscente,
una rimessa a punto che stiamo ultimando- risponde Cristiano
Casa assessore al commercio del Comune di Parma- anche il ban-
do per l’assegnazione della gestione dello spazio sarà presentano
a breve e sono sicuro che per la primavera sarà attivata”. “Tuttavia-
precisa Casa- stiamo valutando un’alternativa perché quell’area
da sola non è certo lo spazio migliore per accogliere i turisti che
arrivano a Parma”.
Un punto di svolta importante, “Ma- puntualizza Dall’Aglio- sa-
rebbe bene che nel frattempo quella attuale fosse riaperta, poi
se si troveranno delle alternative migliori Assocamp sarà lieta di
collaborare e offrire tutto il supporto necessario”.
ASSOCAMP
L’AREA SOSTA CAMPER: IL COMUNE GARANTISCE LA RIAPERTURA, MA...
LEGALITÀ
Guerra all’abusivismo
N
el 2013 Parma ha registrato un re-
cord di “discoteche mascherate” che
sono state denunciate. Dietro le maschere
si nascondono circoli ricreativi, sportivi o
culturali, che svolgono spesso attività di
pubblico spettacolo e intrattenimento in
modo illegale. Le iniziative contro l’abusivi-
smo sono perciò aumentate notevolmente
e il Silb, Sindacato Italiano Locali da Ballo,
L’IMPEGNO DEL SILB DI PARMA PER COMBATTERE L’ILLEGALITÀ
cerca di verificare che gli eventi del territo-
rio siano svolti da operatori qualificati, in
modo regolare e, soprattutto, rispettando
le norme vigenti. Parma si è distinta per
l’alto numero di segnalazioni inoltrate e per
il lavoro svolto da Ernesto Mendola, pre-
sidente provinciale Silb, attivatosi contro
questa vera e propria piaga sociale che svi-
luppa un giro di affari pari a un miliardo di
euro a livello nazionale. «Combattiamo da
molto tempo il problema dell’abusivismo»,
sottolinea Mendola, «cerchiamo di porre
un freno a questa situazione soprattutto
inviando segnalazioni alle autorità com-
petenti». Molti sono i locali non autorizzati
che svolgono attività di intrattenimento
violando le norme costituzionali, ma anche
quelle del buon senso, mettendo a rischio
la propria sicurezza e quella di chi vi accede.
«Si tratta di un problema dai risvolti anche
economici», precisa Mendola, «non si può
infatti sottovalutare il mancato introito nei
locali autorizzati, per non parlare dell’enor-
me evasione di natura fiscale». Grazie ai
molteplici controlli, le autorità competenti
hanno potuto constatare la mancanza di
adeguamenti in taluni locali, provocando la
chiusura di alcuni circoli e sanzionandone
altri. Inoltre, il presidente nazionale Mau-
rizio Pasca ha invitato tutte le associazioni
territoriali a vedere il Silb di Parma come
un modello da imitare nella lotta all’abusi-
vismo, grazie all’impegno dedicato e ai ri-
sultati ottenuti. Parma ha dimostrato altresì
il proprio interesse anche attraverso alcuni
convegni, l’ultimo dei quali svoltosi lo scor-
so ottobre. «Divertimento non è sinonimo
di sregolatezza, ma, al contrario, significa
rispettare quelle piccole norme utili a svol-
gere una sana attività, in totale sicurezza e
legalità», conclude Mendola.