Pagina 8 - ASCOM PARMA TERZIARIA NEWS - APRILE 2015

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SPECIALE PABLO
Quartiere Pablo: a difesa delle proprie radici
«S
ono nata qui, questa è la mia casa e,
nel bene e nel male, io ci sto bene»,
esordisce così Patrizia Cabrini, commer-
ciante, quando le viene chiesto cosa pensi
del quartiere Pablo, il suo quartiere, una
zona della città che, negli ultimi tempi,
ha fatto molto parlare di sé, e non solo in
senso positivo. Se, da una parte, il quar-
tiere Pablo è comodo per i residenti per-
ché vicino all’Ospedale, vicino al centro,
vicino al Parco Ducale, dall’altra è ogget-
to di forti cambiamenti tra i quali quello
più evidente è sicuramente la «massiccia
presenza di extracomunitari che non ha
portato soltanto ad un aumento di popo-
lazione, ma anche a una sua modi$cazio-
ne in termini di stili di vita e di consumi»
continua la Cabrini, «ovviamente, non è
un fattore negativo, si tratta unicamente
di uno degli elementi di cambiamento
principali del nostro quartiere». Le conse-
guenze pertanto si riscontrano anche dal
punto di vista commerciale: in quanto ora
i residenti si servono soprattutto da nego-
zi e supermercati etnici.
L’aspetto più criticamente rilevante che
LA LOTTA CONTRO L’ILLEGALITÀ CONTINUA ANCHE ATTRAVERSO AZIONI DI SORVEGLIANZA
PROMOSSE E ATTUATE DIRETTAMENTE DAI RESIDENTI PER CONTRASTARE IL DEGRADO E L’INCIVILTÀ
registriamo è l’acuirsi di fenomeni di mi-
crocriminalità. Per questo vorremmo cre-
are un Comitato anti degrado $nalizzato a
raggruppare persone che spontaneamen-
te e volontariamente si stanno aggregan-
do per svolgere attività di controllo neces-
saria a garantire maggior sorveglianza e
sicurezza. Proprio così, gli stessi residenti
ormai, sorvegliano le proprie case, attra-
verso passeggiate mirate. Alberto Spotta,
ideatore delle cosiddette “ronde”, spiega:
«L’idea è nata perché una sera, mentre
aspettavo un mio amico sotto casa, ho
avuto un incontro poco piacevole con un
individuo che mi ha poi costretto ad al-
lontanarmi».
Da qui, la voglia di riappropriarsi del quar-
tiere, di ridare dignità alla propria casa,
di salvare parte della città. «Quell’uomo,
quella sera, ha calpestato la mia libertà»
continua Spotti, «per questo, insieme ad
altri residenti e vicini di casa, organizzia-
mo delle passeggiate serali per la sicu-
rezza del nostro territorio». L’obiettivo dei
residenti è contrastare l’inciviltà, creare
qualcosa di positivo, provare a far tornare
il quartiere allo stato in cui si trovava qual-
che anno fa. Secondo Spotti, bisognereb-
be però partire dall’educazione: solo così
i ragazzi possono essere indirizzati sulla
giusta strada, evitando di cadere in situa-
zioni incivili e degradanti.
«La zona versa in una spiacevole condi-
zione» continua Spotti, «c’è bisogno che,
non solo nel nostro quartiere, ma in tutta
la città, vengano promossi progetti con-
creti di aggregazione giovanile, è questo
il primo passo per combattere l’inciviltà».