Pagina 9 - PTN settembre 2015

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L’IDEA VINCENTE
La Salsamenteria di Parma va in Francia
P
rosciutto di Parma, Culatello, Parmigiano
Reggiano, Tortelli, Anolini, Gnocchi, Trip-
pa, Mariola, Sbrisolona, Salame di cioccolato
e Lambrusco sono solo alcuni dei piatti tipici
della nostra terra che, grazie a Stefano Sec-
chi e CesareMicheli e alla loro Salsamenteria
di Parma, sbarcano in Francia.
La catena di ristoranti, i cui piatti sono pro-
dotti nella città parmigiana, nel “laboratorio
del gusto”, ha raggiunto un giro d’affari com-
plessivo che supera i 6 milioni di euro e con-
ta circa 70 addetti tra Italia e Francia. Stefano
Secchi, amministratore delegato, racconta la
storia dell’attività e svela i progetti futuri.
Quando è iniziata la vostra avventura?
Esattamente il 20 settembre 2009, quando
abbiamo deciso di aprire il primo locale a
Milano, in via San Pietro all’Orto. La nostra
idea era rilanciare un’attività che aveva già
un suo nome, puntando sul “Marchio Par-
ma”anziché su quello“Verdi” come era stato
fatto in passato. A distanza di soli dieci mesi
abbiamo aperto un secondo punto vendita,
sempre a Milano, in via Ponte Vetero, rag-
giungendo ottimi risultati in termini di fattu-
rato e produttività.
Epoi avetedecisodi sbarcare inFrancia…
Proprio così. Lo scorso anno abbiamo aper-
to un locale a Cannes, in Rue Meynadier, nel
cuore del Suquet.
A giugno 2015 poi, c’è stata l’inaugurazio-
ne del quarto ristorante, questa volta a Pa-
rigi, vicino all’Opéra, in Rue Saint-Georges:
dopo anni di lavoro, siamo riusciti a fare la
prima apertura in franchising e, grazie agli
alti margini di redditività, anche a Cannes
passeremo, nel 2016, dalla gestione diretta
al franchising.
UN’ATTIVITÀ RINNOVATA E RIPROPOSTA NON SOLO IN ITALIA, MA ANCHE ALL’ESTERO. OBIETTIVO:
ESPORTARE PARMA, FAR CONOSCERE I SUOI PROFUMI, I SUOI GUSTI E LE SUE TRADIZIONI
Perché avete scelto proprio la Francia?
Innanzitutto, perché il nostro progetto è
esportare Parma nelle grandi città, guarda-
re all’export anziché restare in casa propria.
Abbiamo pensato alla Francia come prima
meta perché è da sempre il principale mer-
cato europeo, il più vicino all’Italia, ma anche
il più interessato ai nostri prodotti.
Avete progetti per il futuro? Pensate di
aprire locali in altri Paesi?
Certo, pensiamo di continuare a dare prio-
rità ai Paesi vicini, prima di tutto Svizzera e
Germania.
Quali sono i vostri punti di forza?
La cucina, perché anche se i nostri locali non
sono a Parma, i prodotti vengono realizzati
tutti qui, garantendo un ampio controllo
della qualità e cercando di tenere sempre in
equilibrio il rapporto qualità-prezzo.
Pensa che la food valley parmigiana me-
riti di esseremaggiormente valorizzata?
Deve esserlo perchè c’è domanda e, so-
prattutto, c’è conoscenza. Il marchio Parma
è conosciuto più di quanto pensiamo, ab-
biamo notorietà e qualità, consumatori che
apprezzano e richiedono i nostri prodotti. Le
opportunità non mancano e, andando all’e-
stero, te ne accorgi più facilmente.
Al centro a sinistra Julien Poulet (franchisee di Parigi) e a destra Giacomo Brighenti (responsa-
bile marketing Salsamenteria di Parma) davanti al ristorante aperto a Parigi