partito dell’Assessore Castellani, lo ha già
ribadito più volte e lo potrà confermare. Il
residuo non recuperabile che deriva dal
TMB è un materiale inerte privo di
sostanze organiche che non rilascia
percolato nella falda e neppure gas serra
nell’ambiente.
I materiali nobili (legno, metalli, plastiche,
cellulosici) ancora presenti nel residuo
vengono recuperati. Alla fine il bilancio di
massa è sicuramente favorevole a questo
sistema sia dal punto di vista ambientale
che dai costi di esercizio.
Luciano Morselli
Parliamo di dati di 4 anni fa. Già allora si
riscontravano obiettivi raggiunti del 67%
di raccolta differenziata anche con i
cassonetti. Significava che il territorio
aveva organizzato ed attivato tutto un
percorso articolato di gestione.
L’altro aspetto invece che val la pena di
considerare e che quando parliamo di
frazione secca, si devono considerare 18
classi merceologiche principali, ma di
sottoclassi in realtà, ve ne sono
addirittura 54. E' ovvio che, anche se noi
differenziassimo tutto,
avremmo 8
tipologie di plastica e ognuna dovrebbe
seguire il proprio percorso. Ma la
domanda è: qual è il costo? Allora è
necessario fare una comparazione. Ovvero
comparare l'incenerimento, come parte di
un sistema, con il sistema Tmb e farne un
LCA, una valutazione del ciclo di vita, in
termini di consumi e quant'altro.
L'altro aspetto che forse è praticabile, ma
non essendo un amministratore, non ho
l'autorità per affermarlo, è quello di
pensare di unire, coordinandole, le
strategie sulle politiche dei rifiuti tra
Reggio Emilia e Parma: in questo caso
potremmo ottenere dei risultati migliori
piuttosto che non agendo singolarmente
per ogni provincia.
Giancarlo Castellani
Non è una replica, ma volevo integrare sul
sistema dei controlli, perché mi sembra un
aspetto molto importante.
Per confermare la volontà di un ente
come la Provincia, che fin dall'inizio ha
voluto insistere su questo impianto,
consapevole della scelta impegnativa che
ha fatto, che non è una scelta autoritaria,
è un percorso sul quale hanno convenuto
tutti
i
soggetti
che avevano
responsabilità, dai comuni agli enti di
controllo. Ma fin dall'inizio abbiamo
pensato ad un sistema di controllo che
potesse garantire a 360 gradi i cittadini.
Sappiamo tuttavia che la perfezione non è
di
questo mondo e ci
saranno
sicuramente aspetti migliorabili, che
ragionando non in modo ideologico
potremmo individuare e concordare
insieme.
La commissione tecnico-amministrativa
ha seguito il progetto sin dall'inizio e lo
seguirà per tutto il ciclo di vita
dell'impianto.
È formata dai rappresentanti dei comuni,
è presieduta dall'Università sono presenti
anche le associazioni
ambientaliste
all'interno. È un organismo che dovrebbe
già dare sia dal punto di vista
professionale che della rappresentanza
delle garanzie.
Non aggiungo nulla a quanto detto dal
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CONCLUSIONI DEL DIBATTITO