Pagina 135 - La gestione sostenibile dei rifiuti - ATTI CONVEGNO

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rimane rilevante e questo ha influenza sia
sulle nomine della dirigenza, sia su alcune
scelte operative. Ma lo scenario attuale è
del tutto diverso rispetto ad un passato in
cui le municipalizzate erano semplici
aziende a servizio dei Comuni. Per dare
l'idea di quanto difficile possa essere oggi
per un singolo Comune determinare le
strategie generali, basta forse il dato che
in Iren S.p.A. la quota controllata dal
Comune di Parma nella società è di poco
superiore al 6 %. Iren è quotata in borsa,
ma la quota di partecipazione pubblica
sotto il controllo diretto o indiretto dei
ComunI rimane sopra il 50 %, mentre la
parte restante è a partecipazione di
soggetti privati e a libera disponibilità del
mercato azionario. Ricordiamo inoltre il
recente passaggio,
avvenuto tra
polemiche politiche pesanti da parte delle
opposizioni, della quota partecipativa del
Comune di Parma alla Società Stt,
anch'essa di proprietà del Comune di
Parma. La ragione di tale passaggio
risiede nella necessità di costituire un
rafforzamento del capitale di Stt, società
che oggi ha un debito di dimensioni di
decine di milioni di Euro, con pesanti
esposizioni verso il sistema del credito.
Su un piano politico, l'espansione
dimensionale della società di gestione,
che ha condotto alla nascita di Iren, se da
un lato appare in linea con le tendenze
generali di accorpamento aziendale che
riguarda pressoché tutta l'economia e
attraversa tutti i settori, da un altro
produce fatalmente,
come effetto
immediato, un sempre maggiore e più
deciso allontanamento dei baricentri
decisionali dalle comunità locali.
Se questo sia un bene o meno per i
cittadini, è valutazione complessa, che
riguarda non certo solo Iren, ma tutto il
sistema delle aziende a partecipazione
pubblica ed erogatrici di servizi. Ciò che
appare certo è che oggi Iren, società
quotata in borsa, i cui confini di influenza
comprendono in modo diretto almeno tre
grandi regioni del Nord, difficilmente sarà
condizionabile nelle scelte strategiche
dagli umori variabili delle amministrazioni
politiche dei singoli comuni e province,
mentre dovrà obbedire sempre più
fedelmente alle leggi della competizione e
del mercato, pur rimanendo soggetta alle
regole fissate dai vari protocolli di intesa
e al rispetto dei principi normativi e a
quelli di responsabilità sociale di impresa,
che ne costituiscono base fondativa.
LA QUESTIONE DEL
TERMOVALORIZZATORE
In seguito all'approvazione del Piano
provinciale di gestione dei rifiuti nel 2005,
iniziò da parte di Amps-Enìa (oggi Iren),
l'iter di attuazione del progetto operativo
per la realizzazione di una piattaforma
integrata di gestione dei rifiuti a Parma,
comprendente il termovalorizzatore.
Il progetto ha infatti visto prima Amps, poi
Enìa, oggi Iren, come soggetti proponenti,
con cui il Comune di Parma e la Provincia
di Parma hanno stretto un sostanziale e
vincolante accordo. In base ad esso, sono
state apportate da parte del Comune le
varianti urbanistiche, sono state adottate
le misure istruttorie da parte della
Provincia e si è arrivati alla fine
all'approvazione definitiva,
che ha
permesso ad Iren di perfezionare il
progetto esecutivo, acquisire le aree,
appaltare l'opera ed iniziarne la
costruzione.
L'affidamento ad Enìa avvenne senza
gara di appalto, ma in virtù di una
QUINDICI ANNI DI POLITICHE SUI RIFIUTI - Paolo Scarpa
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