valorizzazione disegnandole su una
mappa. I cerchi concentrici che vedete
sono di due km, e consentono di
individuare un’area di maggior ricaduta,
grossomodo nell'arco di 4 km del
cosiddetto PM10.
Una particolarità importante da
sottolineare: è la prima volta, a livello
regionale, che si effettua un monitoraggio
sulle condizioni del territorio (agricolo in
questo caso) prima dell'accensione dell'
impianto.
Questo ci permetterà di valutare con
rilevazioni successive cosa succederà
all'ambiente circostante, se ci saranno dei
cambiamenti e quali cambiamenti. Il
monitoraggio interesserà diverse matrici
nel comparto agro-zootecnico ma anche
la popolazione. Più nel dettaglio si
svilupperanno 2 linee, una di sorveglianza
sulle matrici alimentari e una sulla
popolazione; la prima riguarda la filiera
zootecnica (fieno, latte, uova e grasso
animale) e la filiera agronomica
(pomodoro, frumento, cucurbitacee).
I campionamenti sono iniziati nel 2011 e
abbiamo avviato l’elaborazione dei dati;
stiamo attendendo i risultati dall’Istituto
Zooprofilattico
degli
ulteriori
campionamenti effettuati nel 2012. L'altro
aspetto è la sorveglianza epidemiologica
(v. intervento Settimo) sulla popolazione.
Sarà una sorveglianza classica a lungo
termine, fatta da quei dati che abbiamo a
disposizione dal registro tumori, dal
registro della mortalità e dalle schede di
dismissione ospedaliera; una valutazione
che comporta però dei tempi di
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La gestione sostenibile dei rifiuti - ATTI DEL CONVEGNO